HomeScenariL'Industria 4.0 chance per la crescita delle Pmi del Centro-Nord

L’Industria 4.0 chance per la crescita delle Pmi del Centro-Nord

Il cuore produttivo del nostro Paese vede l'uscita dalla crisi grazie alle opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

La Redazione

Circa 111 mila imprese, l’82% del totale nazionale; 168 miliardi di euro di valore aggiunto (pari a oltre il 10% del PIL italiano); poco più di 3 milioni di addetti e un
fatturato pari a 727,5 miliardi di euro. A questo campione è dedicata la II edizione del Rapporto PMI Centro-Nord 2017 a cura di Confindustria e Cerved che analizza i bilanci, le dinamiche demografiche, le abitudini di pagamento e il merito di credito della parte pregiata del sistema imprenditoriale italiano.

Obiettivo: consolidare la ripresa

L’analisi delle principali voci di conto economico mostra che i primi segnali positivi già
osservati nel 2014 si consolidano nel 2015, ma rimane ampio il divario rispetto ai valori precrisi. Le dinamiche positive innescate a partire dal 2012, consolidate nell’ultimo triennio e più consistenti nel 2015, sono state finora insufficienti per recuperare la redditività lorda pre-crisi. Pur migliorando le prospettive economiche, la ripresa degli investimenti sembra più consistente soprattutto al Centro.

Il miglioramento del clima economico trova un’ulteriore conferma anche nel calo significativo di chiusure e fallimenti, in particolare nel Nord-Est (-28,8%), così come una maggiore capacità di saldare i propri debiti, come mostra il calo delle fatture inevase.

Prosegue l’incremento della natalità delle imprese del Centro-Nord, sebbene le nuove società nascono prevalentemente in forme societarie “più leggere”, ovvero Srl semplificate che rappresentano il 44% delle newco (fenomeno prevalente soprattutto al Centro). A nascere sono, quindi, soprattutto imprese potenzialmente più piccole, con meno di 5mila euro di capitale versato.

Il ruolo dell'innovazione

Il consolidamento dei segnali di ripartenza sembra confermato anche da una maggiore propensione all’innovazione. Attraverso un’analisi condotta sulle partecipazioni degli investitori specializzati in innovazione e una ricerca sui siti internet di startup e PMI italiane, sono state identificate 12 mila società che producono in innovazione, in molti casi non iscritte ai registri ufficiali. Di queste, più di 9 mila (6 mila startup e 3 mila PMI)
hanno sede nel Centro-Nord. Il sistema delle startup innovative produce, al Centro-Nord, ricavi per 1,6 miliardi di euro e investimenti per 250 milioni di euro. Quello delle PMI innovative impiega oltre 108mila addetti e produce ricavi per 22 miliardi.

Secondo le previsioni di Confindustria e Cerved per le regioni del Centro-Nord è previsto, nei prossimi anni, un graduale rafforzamento della ripresa già in atto: la crescita continua in particolare nel Nord-Est, che registra incrementi superiori al 5% dei fatturati, mentre le previsioni per il Centro registrano una crescita meno brillante.

La realtà produttiva e la capacità competitiva di quella che resta la locomotiva economica del Paese è molto diversificata: le azioni da mettere in campo dovranno perciò essere in grado di “correggere” i divari, come può fare, ad esempio, una politica di coesione rinnovata ed efficace, che usi i fondi strutturali europei prima di tutto a beneficio delle imprese. Più ampio accesso al credito, diversificazione dei canali di finanziamento, sostegno agli investimenti in innovazione, diffusione delle opportunità di Industria 4.0 rappresentano altrettanti tasselli dell’azione coordinata da mettere in atto.

L’Industria 4.0 chance per la crescita delle Pmi del Centro-Nord - Ultima modifica: 2017-05-05T12:59:10+02:00 da La Redazione