La rivoluzione digitale e gli incentivi di Industria 4.0 contribuiscono a muovere il mercato del lavoro.
Secondo una rilevazione di Confartigianato tra luglio e settembre le imprese prevedono 117.560 assunzioni di personale con titoli di studio legati all’innovazione tecnologica.
I profili ricercati
In particolare, gli imprenditori sono a caccia di 32.570 diplomati in meccanica, meccatronica ed energia e di 13.350 diplomati in elettronica ed elettrotecnica.
Alta anche la domanda, pari a 34.940 assunzioni previste, per la qualifica o il diploma professionale a 4 anni in meccanica, cui si somma la richiesta di 9.840 ingegneri elettronici e 8.550 ingegneri industriali.
Le figure introvabili
Ma le imprese devono fare i conti con la difficoltà a trovare la manodopera necessaria.
Confartigianato fa rilevare che tra le professioni più richieste e con maggiore difficoltà di reperimento vi sono gli addetti all’installazione di macchine utensili (introvabili per il 64% delle assunzioni previste) e gli addetti alla gestione di macchinari a controllo numerico (manca all’appello il 58% del personale necessario alle imprese).
Problemi anche a reperire 14.990 operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (pari al 43% del totale di questa qualifica richiesta dalle imprese) e 14.430 tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (39%).