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Tutelare i dati sensibili? Si può con la certificazione di alti standard di sicurezza

IMQ, che offre una visione d’insieme sulla sicurezza ICT, sottolinea l’importanza di un’azione aziendale coerente e globale

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La Redazione

Il progressivo e costante diffondersi dell’Internet of Things ha cambiato il concetto di sicurezza informatica aumentando esponenzialmente la superficie virtuale esposta agli attacchi e generando nuove sfide per la cyber security.

IMQ, ente italiano nel settore della valutazione di conformità, è in grado di garantire una visione d’insieme delle problematiche di qualità e sicurezza ICT.

Cosa si può fare per migliorare

Uno strumento utile per migliorare la cyber security è rappresentato dalle numerose certificazioni disponibili per il settore IT.

“L’elemento più importante è un’azione strategica coerente e globale, in grado di coinvolgere l’azienda a tutti i livelli e in tutti i reparti,” afferma Flavio Ornago, direttore Business Unit Sistemi di Gestione di IMQ.

La certificazione di standard elevati di sicurezza informatica, per un’azienda, non rappresenta soltanto una tutela per i propri dati riservati, sensibili o critici per il proprio business, ma una garanzia offerta ai propri utenti/clienti di preservare al meglio la riservatezza di ogni dato raccolto.

Le principali certificazioni disponibili

· Business continuity: serve per proteggere la propria organizzazione garantendo la capacità di reagire agli incidenti, rispondere alle emergenze e alle calamità, aver valutato in modo adeguato tutte le minacce e sviluppato un piano d’emergenza.

· EIDAS. Per migliorare la fiducia delle Pmi e dei consumatori, la pubblicazione del Regolamento UE 910/2014 “eIDAS" (Electronic IDentification Authentication and Signature) rappresenta la base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

· Conservazione digitale a norma: le esigenze della PA di conservazione a norma dei documenti informatici si estenderanno a nuovi ambiti di applicazione, in quanto la normativa vigente prevede che entro tempi brevissimi la PA formi i propri documenti solo in digitale.

· SPID: SPID è il "Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale", strumento predisposto in conformità al Regolamento eIDAS. Si tratta di un sistema aperto attraverso il quale soggetti pubblici e privati - previo accreditamento da parte di AGID - possono offrire servizi di identificazione elettronica a cittadini e imprese.

· VA-PT: si tratta di attività eseguite al fine di valutare la sicurezza di un’infrastruttura IT fornendo un’indicazione dell’impatto sul business e opportuni suggerimenti relativi al piano di rientro, secondo i principali standard e best practice.

Tutelare i dati sensibili? Si può con la certificazione di alti standard di sicurezza - Ultima modifica: 2017-09-04T12:03:17+02:00 da La Redazione