Fare delle scuole italiane dei poli d’avanguardia per il settore della robotica e dell’automazione, nel segno della trasformazione digitale.
Pearson e Comau condividono questo impegno attraverso il progetto “La Robotica entra a scuola!”
Grazie a questa iniziativa, gli studenti potranno sviluppare a scuola le competenze utili per il futuro contesto professionale, mentre le scuole acquisiranno un know how che resterà a disposizione degli Istituti anche per gli anni a venire.
Il patentino della robotica
Primo elemento del progetto Pearson-Comau è il Patentino della Robotica, un percorso formativo che consente ai ragazzi di diventare esperti di robotica, riconosciuto dal MIUR come percorso di alternanza scuola-lavoro per un totale di 100 ore a studente.
I ragazzi impareranno a usare un robot industriale attraverso un corso in parte online (60 ore) grazie a materiali multimediali, simulazioni ed esercitazioni, e una formazione in aula (40 ore) sulla robotica e l’Industria 4.0.
L’offerta didattica sarà arricchita dall’esperienza finale di utilizzo di un robot, che avverrà nell’Headquarter di Comau o nel Pearson Place di riferimento: un vero e proprio polo formativo dove i ragazzi potranno fare l’esame per ottenere il Patentino.
La certificazione, riconosciuta a livello internazionale, è equivalente a quella per professionisti e aziende: subito utilizzabile, quindi, nel mondo del lavoro. Il laboratorio prevede anche la formazione dei docenti, che saranno così in grado di formare a loro volta gli studenti.
Il robot e.DO sale in cattedra
I docenti verranno formati anche per usare e.DO, l’innovativo robot di Comau: un “compagno di studi” altamente tecnologico ma che presenta caratteristiche sufficientemente semplici per essere padroneggiate da un adolescente.
e.DO è un robot antropomorfo, open source, pesa 12 kg ed è già stato usato con successo in un progetto pilota di Comau con 3.000 studenti delle scuole di Torino e provincia lo scorso anno.
Il robot sarà utilizzato sia per proporre la robotica come vera e propria materia di studio, dalla scuola primaria alla secondaria, sia per fare lezioni su contenuti curricolari – dalla matematica alla fisica, ad altre discipline scientifiche – trasformandole in veri e propri “laboratori”, più coinvolgenti, interattivi ed efficaci.