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L’IA richiede competenze specializzate e professionalità dedicate

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La Redazione

“Siamo la seconda manifattura in Europa e la settima al mondo, nonostante tutto; ma il rischio di retrocedere è concreto. L’Italia è al quartultimo posto secondo l’indice di digitalizzazione dell'economia e della società definito dalla Commissione UE rispetto ai 28 Stati, che misura il progresso degli Stati membri dell’Unione verso un’economia e una società digitale".

E’ quanto ha dichiarato Anna Mareschi Danieli, Presidente di Confindustria Udine, aprendo ieri pomeriggio, a palazzo Torriani, il convegno dal titolo “L’intelligenza artificiale per la manifattura del futuro”, promosso da Industry Platform 4 Fvg e Digital Innovation Hub Udine.

"Dobbiamo renderci tutti conto che il mondo sta cambiando e lo sta facendo con una velocità esponenziale. Cambia la tipologia delle imprese leader globali, da manifattura a servizi digitali, e cambia anche la loro nazionalità. Nella classifica delle 50 società più grandi al mondo per capitalizzazione di borsa nel 2018, troviamo imprese di informatica, elettronica, ICT e servizi online. La motivazione di questo ribaltamento del mercato si chiama trasformazione tecnologica, Industria 4.0”, ha sottolineato Mareschi Danieli.

L’IA come acceleratore della digitalizzazione

Per Stefano Casaleggi, di IP4FVG nonchè Direttore Generale di Area Science Park, “l’intelligenza artificiale ha infinite potenzialità e numerosi campi di applicazione molti dei quali hanno un impatto diretto sul mondo imprenditoriale. Ma per renderla fruibile e sfruttarla al meglio sono necessarie competenze specializzate e professionalità dedicate”.

Dino Feragotto, Vice Presidente di Confindustria Udine, ha ricordato come sia proprio l’intelligenza artificiale la specializzazione che si è data il Digital Innovation Hub di Udine, parte integrante della piattaforma regionale Industry Platform 4 FVG.

Angelo Montanari, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Udine, ha evidenziato come l’Università di Udine sia coinvolta su diversi filoni, "tra cui quelli attinenti i ragionamenti degli aspetti simbolici dell’intelligenza artificiale, legati alla pianificazione e alla robotica, e quelli inerenti l’apprendimento automatico delle conoscenze in materia (machine learning). Tra l’altro, l’ateneo sta lavorando all’avvio di un corso di laurea magistrale internazionale su queste problematiche”.

Il workshop ha presentato i principali trend tecnologici in ambito di Intelligenza Artificiale e ha dato voce alle imprese per confrontarsi sulla strategia per la manifattura del futuro.

Nicola Gatti, Laboratorio Cini e Direttore Osservatorio Artificial Intelligence Politecnico di Milano, si è soffermato sulla ricerca al servizio delle imprese, rimarcando come “lo sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale sia spesso un problema di ricerca industriale da risolvere realizzandolo in casa propria, anche perché se un’azienda va sul mercato per acquistare strumenti pronti all’uso può trovare prodotti per soli pochi scenari applicativi, limitati all’elaborazione dei testi e al riconoscimento delle immagini”.

Romeo Pruno, Industry Advisor, Microsoft Italia, ha ricordato, tra l’altro, le potenzialità dell’intelligenza artificiale per il sistema delle PMI.

 

L’IA richiede competenze specializzate e professionalità dedicate - Ultima modifica: 2019-04-16T09:43:11+02:00 da La Redazione