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Nestlé: a Milano la task force per una cultura digitale innovativa

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Gaia Fiertler

Profili Stem e startupper i più gettonati nelle selezioni internazionali in corso, che proseguiranno anche nel 2020 per un totale di 150 assunzioni. L’obiettivo è quello di formare la task force del Global IT Hub di Milano, che svilupperà soluzioni, app e sistemi per accelerare la trasformazione digitale del Gruppo a livello globale. Intervista a Filippo Catalano, Chief Information Officer (Cio) di Gruppo Nestlé.

Come mai è stata scelta Milano come sede del Global IT Hub di Nestlé?
Abbiamo scelto la sede Nestlé di Assago, alle porte di Milano, non solo per la vicinanza geografica con il nostro quartier generale di Vevey, in Svizzera, ma anche per l’ampia disponibilità di talenti di formazione Stem (Science, Technology, Engineering, Maths). Stiamo scommettendo sull’Italia perché ha ottime università, che sono la fonte ideale cui attingere per trovare i profili che servono per costruire il nostro Hub.

Quale sarà la funzione dell’Hub?
La trasformazione digitale del Gruppo è uno dei nostri obiettivi a livello globale e l’Hub di Milano nasce proprio per supportare questa rivoluzione, concentrandosi in particolare sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche finalizzate a migliorare i processi di gestione di tutto il Gruppo (piattaforme IT e reti informatiche, esperienza digitale dei dipendenti e soluzioni di collaborazione). Noi abbiamo 413 stabilimenti nel mondo (oltre 190 Paesi), con circa 323.000 collaboratori. L’innovazione e la ricerca scientifica applicata alla nutrizione rappresentano da sempre il tratto distintivo di Nestlé, che su queste stesse basi sta lavorando oggi e per il prossimo futuro anche a livello organizzativo e produttivo.

Da chi sarà formata questa task force di 150 esperti?
La nostra ambizione è quella di creare un team internazionale, con persone di diversa provenienza geografica e culturale, che siano in grado di contribuire allo sviluppo di una nuova cultura digitale. Il Global IT Hub sarà costruito prestando attenzione anche alla diversità di genere, fondamentale per stimolare creatività e innovazione. Stiamo selezionando neolaureati e senior provenienti da tutto il mondo. Ad oggi sono già nove le nazionalità rappresentate da 4 continenti, con 50 profili già identificati, mentre gli altri 100 entro la fine del 2020.

Che competenze dovranno avere?
Di sicuro una solida base tecnico-scientifica, ma da sola non basta. Curiosità e passione per le nuove tecnologie sono un importante valore aggiunto, qualità che sondiamo già in fase di colloquio poiché riteniamo che costituiscano la base da cui partire per la nostra rivoluzione digitale, lo spunto per trasformare le idee in nuovi strumenti. In questa prospettiva, siamo interessati anche a profili che provengano dal mondo delle startup perché, con la loro esperienza, possono aiutarci a capire come gestire l’IT in maniera innovativa e flessibile.

Qual è la strategia digitale per l’Italia?
La trasformazione digitale che Nestlé svilupperà in Italia attraverso il nuovo Global IT Hub di Milano coinvolgerà numerosi “pilastri”, fra cui customer, consumer, retail e dipendenti. Sono in corso progetti, con tempistiche e stato di implementazione differenziato che, partendo dalla spinta del Centro, coinvolgono ambiti quali Digital Manufacturing & Operations, Personalized Customer Experience, Analytics, Artificial Intelligence e iniziative di e-business. Inoltre, abbiamo attivato programmi più specifici in ambito locale, come il Piano nazionale Industria 4.0 per sviluppare la connected factory, predictive maintenance e virtual shopper center a supporto delle strategie di category. Sono dieci gli stabilimenti produttivi in Italia, oltre alla sede centrale di Assago, con circa 4.300 dipendenti che saranno accompagnati nella trasformazione in corso e un fatturato totale nel 2018 di circa 1,7 miliardi di euro. Il Gruppo Nestlé è presente in Italia dal 1875, quando è stata depositata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé, alimento completo per i bambini lattanti”. Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Purina, Nespresso, Nestlé Nutrition e Nestlé Health Science, Nestlé Professional e CPW sono le principali realtà che operano nel nostro Paese, con numerosi marchi come: Perugina, Baci Perugina, Nero Perugina, KitKat, Tablò Perugina, Galak, Buitoni, Nidina, Nestlé MIO, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Il Latte Condensato, Fitness Cereali, Meritene, S.Pellegrino, Nestlé Vera, Acqua Panna, Levissima, Purina Pro Plan, Purina ONE, Gourmet, Friskies, Felix.

C’è una strategia integrata o ci si muove un po’ con progetti pilota a macchia di leopardo?
Nestlé sta implementando un approccio alla trasformazione digitale che si concretizza attraverso due filoni diversi, ma complementari. Da un lato, seguiamo la strategia definita dal Centro, utilizzando quando possibile le soluzioni modulari e le piattaforme fornite dal Gruppo globale, assemblando l’”ultimo miglio” e adattandole alle esigenze specifiche del business. Dall’altro, ci attiviamo per lanciare delle iniziative locali mirate, che nascono analizzando e sfruttando le opportunità che intercettiamo dal mercato. Un processo di digitalizzazione integrato, dunque, ma allo stesso tempo flessibile e dinamico per rispondere in maniera efficace alla nostra volontà di accelerare questa rivoluzione. 

Usate gli strumenti digitali anche per la selezione delle nuove risorse, comprese quelle dell’Hub?
Per la selezione dei profili del Global IT Hub, così come per le attività di employer branding e advocacy, ci siamo avvalsi anche dell’utilizzo di piattaforme social, in primis LinkedIn. Il processo di talent scouting è particolarmente articolato e viene monitorato attraverso sistemi digitali interni, integrati a livello internazionale. Queste procedure sono finalizzate all’individuazione di talenti in grado di superare brillantemente quesiti tecnici, funzionali e comportamentali, che spesso ruotano intorno a domande di tipo situazionale. Ci si può candidare solo sul sito, navigando tra le offerte di lavoro in lingua inglese. Come detto, il team del Global IT Hub di Milano avrà un respiro internazionale con talenti provenienti da tutto il mondo. E per questo, dove necessario, i colloqui vengono spesso svolti da remoto in modalità video.
Per noi di Nestlé, infatti, il fattore umano costituisce un elemento fondamentale anche e soprattutto nella selezione di risorse dotate certamente di solide competenze tecniche, ma anche di soft skill, imprescindibile valore aggiunto per la creazione di una nuova cultura digitale in azienda.

 

Nestlé: a Milano la task force per una cultura digitale innovativa - Ultima modifica: 2019-10-11T08:54:04+02:00 da Gaia Fiertler