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La stampa 3D delinea il futuro degli pneumatici automotive

Il gruppo Michelin ha presentato il pneumatico del futuro. Durerà l’intero ciclo di vita della vettura, sarà realizzato con materiale ecologico e avrà battistrada realizzato con la stampa 3D

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Alessandro Garnero

Questo articolo potrebbe rappresentare il primo messaggio importante per l’evoluzione della professione di tutti i gommisti e tutti coloro che lavorano nel settore della distribuzione degli pneumatici.

Michelin ha presentato la sua visione sul futuro basata su tecnologie assolutamente disponibili e soprattutto sostenibili. Nel corso dell’evento "Vision(e) Futuro" l’amministratore delegato di Michelin Italia, Vincenzo Rosso, ha descritto il forte impegno del gruppo nella ricerca sostenibile su tanti fronti.

Vincenzo Rosso, AD di Michelin Italia, racconta all’evento Vision(e) Futuro quanto sia forte l’impegno del gruppo nella ricerca sostenibile

L’obiettivo è non farsi trovare impreparati nell’affrontare i mega trends del mondo. Studi scientifici hanno stabilito che entro il 2030 il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città ed entro il 2050 il parco automobilistico avrà un volume doppio rispetto a quello attuale. Uno degli impatti più drammatici di tali previsioni sarà la crescente carenza di risorse primarie necessarie all’umanità e all’industria.

La ricerca e sviluppo di Michelin è fortemente impegnata a produrre pneumatici a basso attrito ed ecologici che contribuiranno a ridurre entro il 2030 ben 30 milioni di tonnellate di CO2 adottando la strategia 4R (Ridurre, Riusare, Riciclare, Rinnovare). Inoltre il gruppo riuscirà entro il 2020 a ridurre del 50% il consumo energetico dei suoi stabilimenti (ad oggi sono già al 48%).

Ma non è tutto qui. Michelin sta sviluppando in partnership con la società Amyris un processo per ricavare gomma sintetica dalla biomassa invece che dal petrolio; in Indonesia, inoltre, ha avviato una collaborazione con Barito Pacific e WWF per lo sviluppo di piantagioni in grado di fornire gomma naturale in modo sostenibile.

Ultimo elemento strategico che Michelin sta portando avanti è convincere utenti ed enti preposti alla sostituzione degli pneumatici con uno spessore di battistrada più basso, da 1,6 mm, contro l’attuale indicazione di legge che è 3 mm.

Un cambiamento di questo tipo produrrebbe evidenti benefici di tipo ecologico, gli pneumatici si utilizzerebbero di più e si risparmierebbe il 35% delle materie prime entro il 2030.

Lo pneumatico del futuro è airless

La vera novità che Michelin ha presentato durante l’evento è stata esposta da Cyrille Roget, direttore della comunicazione tecnica: lo pneumatico del futuro, prodotto in materiale riciclato, di lunga durata, senza bisogno di essere gonfiato e con battistrada rigenerabile.

Cyrille Roget, direttore della comunicazione tecnica di Michelin mentre mostra lo pneumatico del futuro, prodotto in materiale riciclato, di lunga durata, senza bisogno di essere gonfiato e con battistrada rigenerabile

Si tratta di una ruota prodotta con una densa rete tridimensionale di materiale elastomerico riciclato che non ha bisogno di essere gonfiato (airless). Sulla superficie di scorrimento viene riportato con tecniche di stampa 3D il battistrada che può essere ricostruito ogni volta che si usura. Con questa soluzione il treno di pneumatici potrebbe tranquillamente durare l’intero ciclo di vita della vettura su cui vengono equipaggiati con enorme risparmio di risorse e di inquinamento.

La visione di Michelin raccontata da Roget non finisce qui. Immaginate una strada di montagna, inverno, neve, scarsa aderenza del fondo e la vostra vettura non ha il battistrada adeguato. Avvicinandosi alla strada uno specifico indicatore e sensori presenti sulla vettura segnalano questo problema di sicurezza.

Grazie agli pneumatici del futuro di Michelin è possibile entrare con la vettura in una stazione che in automatico interviene sul treno di gomme stampando direttamente in 3D il battistrada necessario ad affrontare la strada in sicurezza.

La ruota prodotta con una densa rete tridimensionale di materiale elastomerico riciclato: grazie alla sua struttura portate non ha bisogno di essere gonfiata (airless). Sulla superficie di scorrimento viene riportato con tecniche di stampa 3D il battistrada che può essere ricostruito ogni volta che si usura

Avete compreso la vera rivoluzione? In sostanza le nostre automobili saranno dotate di un unico treno di pneumatici, probabilmente prodotti con gomma ricavata da biomasse, sulla cui superficie di rotolamento verrà ricostruito un battistrada biodegradabile e con scolpitura adeguata all'utilizzo del momento. Lo stesso processo di ricostruzione del battistrada potrebbe avvenire in una stazione di servizio lungo l’autostrada e permettere di viaggiare sempre in sicurezza.

La visione di Michelin è più vicina di quanto si possa pensare. La stampa 3D, una delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0, e i materiali che vengono trattati sono prodotti esistenti e disponibili. Il processo di produzione della gomma da biomassa è in fase di sviluppo…per le stazioni lungo le strade ci si può organizzare.

 

La stampa 3D delinea il futuro degli pneumatici automotive - Ultima modifica: 2017-09-28T18:12:47+02:00 da Alessandro Garnero