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Check Point Software: bilancio positivo per il GDPR

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La Redazione

Il GDPR sta avendo un effetto estremamente positivo sulle imprese europee. Lo rivela una recente ricerca commissionata da Check Point Software Technologies. L'azienda ha anche sviluppato una nuova applicazione dal nome GDPRate per guidare le aziende attraverso le componenti essenziali di un’efficace strategia di conformità al GDPR.

Condotta intervistando 1.000 CTO, CIO, IT manager e responsabili della sicurezza in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, la ricerca ha indagato come le aziende europee hanno reagito ai requisiti del GDPR.

L’indagine ha rivelato che tre quarti (75%) delle organizzazioni europee ritiene che il GDPR abbia avuto un impatto positivo sulla fiducia dei consumatori e l’83% di quelle italiane concorda, mentre il 73% afferma che questo abbia incrementato la sicurezza dei dati personali (in Italia sono l’86%).

Europa e Italia a confronto

Circa due terzi (60%) degli intervistati afferma che la propria azienda ha adottato tutte le misure previste dal GDPR, mentre solo il 4% deve ancora iniziare il processo. Per quanto riguarda l’Italia il 71% degli intervistati afferma di aver adottato le misure del GDPR appieno, il 28% ha familiarizzato con la maggior parte delle linee guida e solo l’1% ha appena iniziato il processo di attivazione.

Più della metà (53%) degli intervistati ha affermato che la loro organizzazione ha istituito un team dedicato al GDPR, mentre in Italia la stessa percentuale di aziende disponeva già di un team del genere prima dell’implementazione del GDPR. Il 45% ha invece dichiarato di aver stanziato un bilancio per coprire i costi di attuazione del GDPR (rispetto al 50% delle organizzazioni italiane), mentre il 41% europeo e il 47% italiano ha assunto consulenti sul GDPR.

Le misure adottate per essere in linea con il GDPR

Dal punto di vista informatico, a livello europeo, le misure più utilizzate per soddisfare i requisiti di sicurezza imposti dal GDPR sono:

  • Adottare misure di sicurezza standard, come firewall e antivirus (44%);
  • Avviare la formazione dei dipendenti per aumentare la comprensione dei rischi per la sicurezza dei dati (41%);
  • Implementazione di un sistema di controllo degli accessi e della crittografia (41%).

In Italia, invece, le tre misure più comunemente attuate per adeguarsi alle misure informatiche riguardanti il GDPR sono:

  • Adottare misure di sicurezza avanzate, quali threat prevention e automated forensic analysis (49%);
  • Estendere il sistema di protezione al sistema cloud (48%);
  • Adottare misure di sicurezza standard (46%).

La ricerca rivela che, sebbene il perseguimento dei requisiti imposti dal GDPR abbia comportato spese considerevoli (il 27% degli intervistati ha investito tra 55.000 e 165.300 USD), questi investimenti sono stati ripagati sotto forma di benefici quali il consolidamento della fiducia dei clienti e la maggiore sicurezza dei dati.

Rafi Kretchmer, responsabile del Product Marketing di Check Point Software ha dichiarato: “Ciò che emerge con chiarezza da questa ricerca è che molte organizzazioni europee hanno compiuto progressi significativi nell’implementazione dei passi necessari per adeguarsi al GDPR, diverse di loro stanno già riscontrando notevoli benefici. Ma per molte aziende c’è ancora tanto da fare”.

“È importante che le organizzazioni adottino modelli validi per conformarsi ai requisiti del GDPR, piuttosto che limitarsi a interrompere l’accesso a strumenti e piattaforme che sia i dipendenti che i clienti desiderano utilizzare, come i dispositivi mobili e il cloud. Esistono metodi relativamente semplici che si possono integrare per garantire la sicurezza dei dati, come la crittografia dei documenti e del disco rigido. Questi approcci possono assicurare la protezione dei dati aziendali sensibili, prevenendo fughe di dati e l’accesso non autorizzato ai dati sui dispositivi rubati”.

Vola il Cloud

L’obiettivo principale del GDPR è quello di proteggere i dati privati, motivo per cui le soluzioni cloud sono state prese in analisi. Complessivamente, l’83% degli intervistati ha dichiarato che la propria organizzazione utilizza soluzioni cloud, contro il 94% delle compagnie italiane. Molti invece sono più cauti sul modo in cui il cloud viene utilizzato a seguito dell’introduzione di GDPR. Solo il 7% delle aziende europee e il 6% di quelle italiane ha adottato la drastica misura di cessare del tutto l’uso delle soluzioni cloud a seguito dell’introduzione del GDPR, negando a se stesse i numerosi vantaggi offerti da questo sistema, tra cui una maggiore sicurezza (ironicamente).

I risultati della ricerca mostrano che il cloud rimane un elemento centrale per la sicurezza dei dati, soprattutto in previsione dei trend futuri. Confrontando i dati italiani a riguardo, il 37% degli intervistati metterà tra le proprie priorità la protezione del servizio cloud, al secondo e terzo posto troviamo a pari merito la segmentazione della rete interna e la protezione dei dispositivi mobili con un 11%.

I vantaggi a lungo termine

I tre benefici a lungo termine più discussi del GDPR sono stati ritenuti essere i seguenti:

  • Aiutare le organizzazioni a mostrare la loro attenzione ai dati dei clienti e ad incrementare la fidelizzazione (45%, contro un 53% delle compagnie italiane);
  • Rendere più efficienti le operazioni, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza informatica (44%, contro un 52% delle compagnie italiane);
  • Fornire una visione più esaustiva delle informazioni trattate dall'azienda (40%, contro un 41% delle compagnie italiane).

Un'applicazione di nome GDPRate

Check Point ha inoltre sviluppato una nuova applicazione che si chiama GDPRate per poter guidare le imprese attraverso le componenti essenziali per sviluppare una strategia efficace per conformarsi al GDPR. Lo strumento verifica il livello di preparazione dell’organizzazione rispetto agli standard e ai requisiti di sicurezza del GDPR 14 per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti di sicurezza per conformarsi a tali standard. L’accesso gratuito allo strumento è disponibile qui.

 

Check Point Software: bilancio positivo per il GDPR - Ultima modifica: 2019-11-20T09:32:00+01:00 da La Redazione