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Programmare i robot in un batter d’occhio

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La Redazione

Esistono innumerevoli scenari di applicazione per l’utilizzo di robot in un’impresa: saldare, forare, incollare sono solo tre esempi di compiti che le macchine possono compiere in modo rapido, infaticabile e con una qualità sempre costante.

Tuttavia, automazione significa al contempo anche digitalizzazione. Nell’industria, parlando dell’impiego di robot non si intende solo il braccio meccanico. A corredo del robot vi sono infatti anche il sistema di controllo e il software. Per molte imprese questo rappresenta una grande difficoltà. Uno studio dell’associazione di settore Bitkom e del Zentralverband des Deutschen Handwerks (ZDH) rileva che l’81% delle imprese intervistate è aperta all’innovazione, ma il 64% dichiara allo stesso tempo di nutrire delle riserve nei confronti delle tecnologie digitali.

La guida manuale sostituisce una dispendiosa programmazione

Un ostacolo importante alla diffusione dei robot è spesso rappresentato dal loro comando. I potenziali utilizzatori ritengono di dover investire molto tempo in formazione e nel personale, e questo li porta spesso a rinunciare a una soluzione robotizzata.

La soluzione a questo problema si chiama ready2_pilot di KUKA. Secondo il principio dell’“easy programming”, questa soluzione si rivolge prevalentemente alle imprese che non hanno particolare esperienza nella programmazione dei robot.

Hand guiding – istruire i robot con la guida manuale

Il lavoratore guida manualmente il robot lungo il pezzo con il “Commander”, una specie di mouse 6D, e gli “mostra” cosa deve fare. Grazie al collegamento senza fili al terminale di comando, i movimenti vengono convertiti in comandi che successivamente è possibile modificare o integrare a piacimento.

In questo modo è possibile registrare molto rapidamente le attività che deve eseguire il robot e programmarlo letteralmente in un batter d’occhio.

Insegnare al robot mano nella mano

Come strumento di ausilio si usa il “Commander”: un dispositivo di controllo simile a un mouse 6D sul KUKA smartPAD, che è possibile spostare in tutte le direzioni e che riconosce anche i movimenti in avanti e all’indietro.

Il Commander può essere applicato direttamente al robot in maniera semplice ed è molto sensibile. In questo modo è possibile programmare le traiettorie di lavorazione direttamente sul componente.

Il grande vantaggio è che in questo modo anche le persone meno pratiche si abituano rapidamente ai robot e ad “insegnare” loro rapidamente i compiti da eseguire, senza la necessità di corsi impegnativi o di certificati.

Inoltre, il Commander è multifunzionale: può essere utilizzato nello stesso modo su tutte le tipologie di robot, ammortizzando quindi l’investimento in breve tempo.

Programmare i robot in un batter d’occhio - Ultima modifica: 2021-02-05T07:22:43+01:00 da La Redazione