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Latteria Soresina: gli step per diventare una Smart Factory

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Gaia Fiertler

Prima software e sensori hanno integrato programmazione, produzione e manutenzione. Poi un sistema di AI ha consentito la pianificazione della domanda su base settimanale. Quindi, un Mes verticale collegherà tutte le divisioni aziendali fino a realizzare la “Twin Factory”, il gemello digitale degli impianti. È l’ambizioso progetto di digitalizzazione di Latteria Soresina, partito con Demand Planning e Cybersecurity cofinanziati dal Mise con il bando di ricerca e innovazione lanciato dal Competence Center Made.

Dal latte di vacca dei 200 soci della cooperativa cremonese Latteria Soresina, ai sette caseifici di proprietà che lo trasformano in burro, provolone e grana padano dop, di cui è il primo produttore al mondo con 550mila forme all’anno, passando per il processo di digitalizzazione in corso.

L’obiettivo sarà quello di connettere tra loro tutti i sistemi aziendali e i diversi stabilimenti, fino alla loro riproduzione in una “Twin Factory”, un gemello virtuale degli impianti che ne simulerà il funzionamento, anticipando anche possibili guasti e anomalie.

Questo il punto d’arrivo di un programma che è iniziato un anno e mezzo fa con un assesstment sulla maturità digitale di tutti i reparti dello stabilimento di Soresina, su proposta del Digital Innovation Hub (DIH) di Assolombarda. Sfruttando anche il credito d’imposta, l’azienda ha iniziato a connettere tra loro progettazione, produzione e manutenzione, che si prestano all’integrazione dei processi per avere dati dalle macchine e fare previsioni sul loro funzionamento.

Dal “make to order” alla pianificazione della domanda

Logistica e supply chain sono stati invece affrontati con un software di pianificazione della domanda (“Advanced Demand Planning”), utilizzando il primo bando per la ricerca sperimentale e l’innovazione industriale del Competence Center Made, per un valore complessivo del progetto di 257mila euro e un cofinanziamento del Mise di 128.500 euro.

Grazie all’intelligenza artificiale che elabora velocemente milioni di dati che le vengono dati in pasto e grazie a un software di Advanced Demand Planning, è cambiata la logica della pianificazione produttiva in Latteria Soresina, prima affidata all’abilità e alla memoria storica degli operatori dei reparti produttivi, in funzione di richieste commerciali puntuali e variabili tutti i giorni (logica di “make to order”).

Davide Arpini Latteria Soresina
Davide Arpini

«Prima l’ufficio commerciale passava il portafoglio ordini al capo reparto su base giornaliera, programma che veniva spesso modificato in diretta. Era quindi a sua discrezione cambiare i lotti di produzione, interromperli e sostituirli con altre referenze. Ora, invece, i turni di produzione sono più standardizzati e, al tempo stesso, dinamici grazie alle rilevazioni del sistema di Intelligenza artificiale, che tiene conto di una serie di variabili, che vanno dalle fluttuazioni della domanda alle condizioni atmosferiche», commenta Davide Arpini, direttore tecnico Latteria Soresina.

In pratica, si introduce l’elaborazione strategica delle variabili che influenzano la pianificazione produttiva: promozioni, vendite push, stagionalità, meteo, scadenza dei prodotti, “shelf life” residua, in/out clienti, “lead time” degli ordini e anche fatti eccezionali, come l’impennata di richiesta di burro nel primo Lockdown.

Grazie infatti a una previsione settimanale precisa e rigorosa, stimata da un software avanzato, si passa da una gestione soggettiva a una pianificazione condivisa e organizzata, che riduce sprechi e consumi energetici, garantendo efficienza produttiva e una evasione degli ordini affidabile. «Non che prima non rispettassimo l’evasione degli ordini, ma ora abbiamo una condivisione a tutti i livelli del programma di produzione che teniamo meglio sotto controllo, migliorando al contempo la produttività», precisa il manager.

I vantaggi di una pianificazione su base settimanale

Grazie alla riduzione dei costi di produzione, aumentano i margini di contribuzione operativa per singola famiglia di prodotto. Diminuisce inoltre il time-to-market e, al tempo stesso, si allunga la finestra temporale di commerciabilità del prodotto rispetto alla data di scadenza.

Si ha una maggiore comprensione delle necessità dei clienti, con conseguente allineamento con le aspettative, un miglioramento del livello di servizio e una maggior reattività rispetto ai cambiamenti sempre più dinamici e puntuali del mercato, ma in modo “pianificato” e non affidato a decisioni individuali.

Cybersecurity: il progetto mette in sicurezza processi e impianti

Con lo stesso bando del Made cofinanziato dal Mise, Latteria Soresina ha affrontato un progetto di Cybersecurity per accompagnare in sicurezza l’introduzione delle nuove tecnologie digitali per ottimizzare i processi interni ed erogare nuovi servizi ai clienti.

Con la consulenza di Italtel, è stato fatto un assessment degli impianti della Latteria secondo una precisa metodologia: censimento degli apparati tecnologici presenti negli stabilimenti della cooperativa; elaborazione di una Risk analysis rispetto allo standard di settore e gap analysis rispetto agli obiettivi del progetto. È stata definita una governance per gestire le complessità operative e tecnologiche e un supporto nell’implementare il piano di azione correttivo.

Gli sviluppi del progetto 4.0 in Latteria Soresina

I progetti cofinanziati di pianificazione avanzata e di cybersecurity fanno parte di un programma più esteso di gestione manageriale dell’impresa che rientra nel piano strategico: Lean Production e miglioramento continuo, Leadership e introduzione di un Mes (Manufacturing Execution System) a sviluppo verticale che collegherà alla produzione tutte le divisioni aziendali.

Le aree HR, qualità, marketing e customer care saranno invece affrontate successivamente in chiave digitale. Per l’implementazione dell’intero progetto, fino alla “Twin Factory”, è stato creato un team interfunzionale permanente, che comprende l’IT manager, l’OT manager, il programmatore, il responsabile di reparto, il lean manager, nuova figura assunta due anni fa nella logica di sviluppo strategico dell’azienda, e il project manager nella figura del direttore tecnico.

«Continueremo a sfruttare il credito di imposta, che ha incoraggiato il nuovo approccio in chiave 4.0, con sconti del 50%, che noi però utilizziamo in modo funzionale per rendere la nostra azienda sempre più efficiente e reattiva ai cambiamenti dei consumi e dei sistemi di distribuzione», conclude il manager.

 

 

 

Latteria Soresina: gli step per diventare una Smart Factory - Ultima modifica: 2021-10-15T12:26:38+02:00 da Gaia Fiertler