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SaiHub: diffondere l’AI nelle Life Sciences e nell’Agrifood

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Gaia Fiertler

Con una decina di progetti in corso e trenta aziende consorziate, continua a crescere la rete di imprese SaiHub, nata a Siena nel cuore della ricerca scientifica e tecnologica per le Scienze della Vita e per l’Intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di fare massa critica e creare sinergie per accelerare il trasferimento tecnologico dell’AI nel tessuto produttivo.

La rete SaiHub è nata nell’estate 2020 all’interno di un partenariato che coinvolge Fondazione Toscana Life Sciences (TLS), che svolge funzione di incubatore di startup innovative e centro di ricerca per le biotecnologie (molecole, vaccini) e lo sviluppo di dispositivi medicali; Università degli Studi di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena (MPS), Comune di Siena e Confindustria territoriale.

SaiHub: diffondere l’AI nelle Life Sciences e nell’Agrifood

La rete è partita con 18 imprese e oggi ne conta una trentina, soprattutto pmi specializzate in IT che, al suo interno, hanno trovato modo di confrontarsi, di condividere innovazioni ai tavoli comuni e trainarsi a vicenda. Ora l’obiettivo è quello di continuare a crescere, di coinvolgere di più le aziende destinatarie delle applicazioni di Artificial Intelligence (AI) e trasformare, nel corso del 2022, il partenariato in associazione con entità giuridica, in modo da poter partecipare ai bandi pubblici.

SaiHub: diffondere l’AI nelle Life Sciences e nell’Agrifood
Valter Fraccaro

«Nonostante il periodo difficile in cui siamo nati, siamo riusciti a lavorare bene. Abbiamo già destinato 600 mila euro all’Università di Siena, grazie alla Fondazione MPS, per finanziare progetti di ricerca e sviluppare competenze nell’AI e abbiamo aggregato nuove realtà, partendo dalle 18 iniziali alle 30 attuali. Ora intendiamo allargare ancora di più la base, coinvolgendo maggiormente chi potrà beneficiare di queste innovazioni tecnologiche, dalle Life Sciences all’Agrifood», commenta il presidente di SaiHub Valter Fraccaro, nominato di recente revisore dei conti dell’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale (AIxIA).

I progetti di intelligenza artificiale applicata

Il Comitato scientifico di SaiHub ha già approvato una decina di progetti, proposti dai tavoli di lavoro che riuniscono i rappresentati delle diverse società in rete. Tra questi potrebbe avere un grande sviluppo applicativo una piattaforma di machine learning e intelligenza artificiale, su cui stanno lavorando quattro società della rete e Toscana Life Sciences. Il sistema restituirà in tempo reale dati congruenti, puliti e affidabili sugli esperimenti svolti nei 40 laboratori delle società incubate da TLS.

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Riccardo Valletti

«Grazie alla potenza e alla velocità di processione dei dati, grazie al cloud e all’AI e a strumenti di riconoscimento visivo, gli scienziati potranno analizzare i risultati dei loro esperimenti in pochissimi minuti, mentre ora servono dalle 18 alle 24 ore», racconta Riccardo Valletti, lnnovation Manager di SaiHub e imprenditore della rete.

Un altro progetto in corso è un sistema di Computer Vision che, grazie ad algoritmi e a soluzioni di riconoscimento visivo, consentirà ai radiologi dei Pronto soccorsi di individuare anche le microfratture dei politraumi che, spesso, sfuggendo alla radiografia tradizionale, diventano oggetto di contenzioso. «L’applicativo sarà racchiuso in una scatoletta che funziona come Edge Computing, cioè a bordo macchina, nel laboratorio di radiologia», spiega Valletti.

Grazie alla Computing Vision si sta lavorando anche alla diagnostica predittiva della salute della pianta in campo, con robot dotati di sistemi di riconoscimento visivo e spettrometria, per fornire una base dati completa e in tempo reale al contadino e “addestrare” la macchina con la tecnologia del machine learning sulle tecniche corrette di coltura in campo, per evitare o risolvere problemi tempestivamente.

«Lo stesso approccio diagnostico può essere applicato all’industria, con l’uso di robot per la manutenzione predittiva degli impianti, soprattutto in aree industriali pericolose, remote e difficili da raggiungere, per raccogliere dati in tempo reale e poter intervenire prontamente da remoto o anche in presenza, ma con tempi e precisione inimmaginabili senza questi strumenti», aggiunge Valletti.

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Foto: Archivio TLS (Toscana Life Sciences)

Infine, in chiave di diagnostica sanitaria, è in fase di sviluppo Aladin: un'interfaccia Digital-Human come assistente digitale che, in forma di app, dialogherà con l’utente e raccoglierà informazioni sulla sua salute attraverso le espressioni facciali, la dilatazione della pupilla, il tono di voce e il linguaggio naturale (Natural Language Processing).

La ricaduta immediata di SaiHub sul tessuto imprenditoriale

Oltre ai progetti di ricerca applicata in corso, che richiedono tempi tecnici di sviluppo e industrializzazione, le sinergie che si creano all’interno della rete creano un immediato vantaggio competitivo per tutte le realtà presenti, da Datatellers di Bolzano a Siena Imaging, da AchilleS Vaccines a Exprivia di Bari, da QuestIT a Ergon e Terranova di Firenze, da Imola Informatica, alla startup di Legnano di sistemi cyberfisici Beatreex fino a Readytec.

«Ognuna di noi trova un vantaggio nella rete e alla fine lo scambio è reciproco, di tipo win-win. Ci sono sia piccole imprese innovative, sia altre più strutturate e di dimensioni maggiori, ma ognuna ne trae beneficio e, al contempo, restituisce qualcosa alle altre», spiega Valletti.

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Foto: Archivio TLS (Toscana Life Sciences)

La sua società, per esempio, da Bolzano sì è trasferita a Siena proprio per usufruire dei vantaggi della rete. «Noi eravamo abituati a fare ricerca applicata nell’AI, ma volevamo entrare nel mercato delle Scienze della Vita e così abbiamo aderito alla rete. Altre società IT erano già presenti nel settore, ma non avevano esperienza di ricerca e sviluppo nell’AI. Altre ancora, pur essendo forti a livello di software, dovevano ancora sviluppare le nuove tecnologie, come il machine learning e i Big Data, altre con una vocazione più commerciale si sono offerte come marketplace. La rete insomma fa da volano a ognuna di noi», conclude Valletti.

 

SaiHub: diffondere l’AI nelle Life Sciences e nell’Agrifood - Ultima modifica: 2022-01-26T10:46:56+01:00 da Gaia Fiertler